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Terremoto in Giappone
Kumamoto (Japón)
Il 14 aprile scorso, nella zona sud occidentale dell'Isola Kyushu, un forte terremoto di magnitudine 6,5 di grado 7 della Scala Mercalli ha colpito la zona di Kumamoto. Il 16 aprile, sempre nella stessa zona, c'è stata un'ulteriore scossa di magnitudine 7,3 di grado 6+. Queste due scosse, hanno provocato nella zona molti danni: crolli di case, frane e smottamenti di terreno, e anche vittime (ad oggi 44), oltre a migliaia di feriti ed evacuati.
La terra continua a tremare e si prevedono altre scosse della stessa entità o anche superiori, sia nella zona che nelle prefetture accanto dove si trovano 2 nostre case: Beppu e Oita.
Nelle nostre case di Beppu e Oita, ci sono stati già alcuni danni in quanto le scosse, anche se di intensità minore rispetto a Kumamoto, si sono fatte sentire fortemente.
A Beppu, si è rotto il serbatoio dell'acqua e per qualche tempo la comunità è rimasta senz'acqua. Sono cadute statue e altri oggetti, ma per fortuna, non ci sono stati danni alle persone. Anche nella vicina parrocchia dei salesiani, è caduta la statua di S. Giuseppe ed è stato danneggiato il fonte battesimale. Un po' per volta apprendiamo dei danni subìti nella zona di Kumamoto a parenti di suore nostre e a cristiani nella zona di Yufuin, dove l'epicentro sembra spostarsi un po' per volta per cui la zona della prefettura di Oita è detta essere in pericolo di un'imminente forte scossa.
Continuano quelle che si dicono le scosse di assestamento, ma che sembrano non attenuarsi, anzi ad assumere forza maggiore. La casa di Oita che ospita bambini e giovani in situazione di disagio, la Scuola d'Infanzia e il doposcuola, vive momenti di forte tensione e preoccupazione per l'epicentro che, a detta degli esperti, si sta spostando verso est.
La Madre ci ha raggiunto dalla Tailandia con un messaggio, una telefonata e una lettera che ci ha fatto sentire la sua solidarietà fatta di preghiera e preoccupazione. Sentiamo davvero tanta riconoscenza per questa vicinanza della Madre.
In questa situazione, anche noi vogliamo prima di tutto pregare per le persone morte a causa del terremoto e per quelle disperse, per i feriti e tutte le persone rimaste senza casa (si parla di circa 3.000 case distrutte). Preghiamo perché le persone che hanno perso tutto, sentano la vicinanza di Dio e perché la situazione possa presto normalizzarsi.
Come FMA inoltre, vogliamo renderci solidali prendendo contatti con la Caritas e le Chiese della zona colpita, trovare vie per essere presenti.
Vogliamo pregare per l'Equador che a distanza di 2 giorni è stato colpito da un forte terremoto che ha fatto già numerose vittime. Vogliamo esprimere anche alle sorelle di laggiù la nostra solidarietà e vicinanza.